Pick-by-Robot
Picking manuale: una pratica consolidata
Il pick-by-robot è un metodo di picking in cui la merce viene prelevata da un robot di picking. Questo metodo di prelievo non richiede l’intervento umano.
Sviluppo
I robot logistici a controllo percettivo o i robot di picking sono forme avanzate di sistemi autonomi che in passato sono stati utilizzati per il trasporto automatizzato di pallet e/o casse.
Questo tipo di commissionamento è stato pubblicizzato per la prima volta nel 2015, quando Magazino presentò il primo robot TORU.
Utilizzo del procedimento pick-by-robot
Il metodo pick-by-robot è completamente automatizzato. Il numero di articoli richiesto viene prelevato da un robot di picking. Quest’ultimo riceve le informazioni in anticipo tramite un sistema di gestione del magazzino (WMS) o tramite un host (sistema ERP). Il presupposto è una connessione WLAN stabile.
Esempio di robot di picking TORU dell’azienda Magazino
Il robot di picking TORU si avvicina allo scaffale desiderato e preleva l’articolo in questione. Il procedimento è supportato dall’utilizzo di un vassoio: il robot dispone infatti di un’area di stoccaggio internamente integrata su cui appoggia gli articoli prelevati.
I bracci di presa sono inoltre dotati di telecamere 2D e 3D per garantire che il robot di prelievo afferri l’oggetto corretto anche quando preleva da una scatola contenente merci diverse.
A proposito: i robot di picking non sempre sono mobili. Esistono anche sistemi robotizzati installati in modo fisso che ricevono la merce con l’aiuto di una tecnologia di convogliamento.
Vantaggi del procedimento pick-by-robot
- I processi sono automatizzati e quindi più efficienti
- Possibilità di adattamento alla flessibilità dei processi e dei sistemi
- Il tasso di errore è minimo
- Umani e macchine possono lavorare in parallelo: i sensori aiutano il robot di picking a lavorare nella stessa area di lavoro contemporaneamente agli esseri umani
- I desideri individuali della clientela possono essere soddisfatti di conseguenza
- I sistemi robotizzati installati in modo permanente consentono un elevato numero di prelievi (fino a circa 2.400 all’ora)
- Riduzione dell’impegno manuale a fronte della crescente carenza di personale
- Possibilità di servire livelli di servizio elevati
- Adeguamento a soddisfare la pressione competitiva
- Possibilità di gestire un’ampia gamma di varianti di prodotto
Stato dell’arte (febbraio 2020)
In base alle conoscenze attuali e allo stato della scienza, la realizzazione di un picking puramente robotizzato è difficilmente realizzabile, perché ancora ci sono molti ostacoli. Ad esempio:
- I robot non sono (ancora) flessibili e adattabili come gli esseri umani
- La natura degli oggetti può essere troppo complessa per i robot (peso, forma, superficie, stabilità)
- I tempi di calcolo necessari per il riconoscimento degli oggetti sugli scaffali e per il prelievo di un oggetto sono ancora più lunghi rispetto agli esseri umani
- Velocità limitata per quanto riguarda la locomozione
Una soluzione adeguata allo stato attuale della scienza sarebbe quella di combinare le attività degli esseri umani con quelle dei robot. In questo modo, ogni attore assumerebbe dei compiti secondari adatti a sé. Queste combinazioni sono sempre più utilizzate nei processi di produzione e assemblaggio e si parla di robotica collaborativa. Sfruttando i punti di forza dell’essere umano e del robot, si può raggiungere un optimum economicamente molto efficiente.
A proposito: un robot collaborativo, o cobot in breve, è un robot industriale che lavora insieme agli esseri umani e non è separato da loro da dispositivi di protezione durante il processo di produzione.