Come mettere in tensione una cinghia di ancoraggio
Ogni giorno vengono trasportate milioni di tonnellate di merci. Per trasportarle in modo sicuro, le merci devono essere fissate in modo appropriato: le cinghie di ancoraggio sono ideali per questo scopo. Una cinghia di ancoraggio è una cinghia intrecciata con un dispositivo di tensionamento. La cinghia di ancoraggio viene utilizzata per fissare gli oggetti. In genere, il dispositivo di fissaggio è in metallo o in plastica. Le merci possono essere legate, tenute insieme o fissate con cinghie di ancoraggio. La seguente descrizione illustra come tirare correttamente una cinghia di ancoraggio.
1
Aprire il cricchetto. Aprite il cricchetto della cinghia di ancoraggio. Posizionare la cinghia intorno all’oggetto da fissare. La cinghia di ancoraggio non deve essere annodata o attorcigliata.
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Infilare la cinghia di ancoraggio. Ora infilate l’estremità libera della cinghia di ancoraggio nel cricchetto collegato all’altra estremità e tiratela un po’.
3
Pretensionare la cinghia di ancoraggio. Tirate la cinghia attraverso l’apertura del cricchetto fino a stringerla intorno all’oggetto da fissare. Pretensionate la cinghia di ancoraggio prima di fissarla completamente con il cricchetto.
4
Azionare il cricchetto. Ora utilizzate il cricchetto per stringere ulteriormente la cinghia di tensionamento. Per farlo, spostate la maniglia avanti e indietro fino a quando gli oggetti da trasportare sono ben saldi.
5
Chiudere il cricchetto. Infine, chiudete il cricchetto e fissate l’estremità libera.
Domande e risposte
Come si sgancia una cinghia di ancoraggio?
Per sbloccare nuovamente la cinghia di ancoraggio, tirate il cricchetto e allo stesso tempo ruotate la maniglia di ancoraggio di 180 gradi. A questo punto è possibile estrarre la cinghia.
Qual è la differenza tra le etichette CE e GS?
Il marchio CE indica che la cinghia di ancoraggio non è autorizzata a fissare oggetti nel traffico stradale. Altrimenti, la cinghia di ancoraggio deve essere etichettata con il marchio GS (Geprüfte Sicherheit, ovvero “sicurezza verificata”).
